Le maschere a cristalli liquidi: un ottimo dispositivo di protezione individuale
Inoltrandovi nel mondo della saldatura avrete subito visto come le attrezzature di protezione siano tanto importanti quanto le saldatrici stesse. Tra le attrezzature di protezione un ruolo fondamentale è ricoperto dalla maschera per saldare, il dispositivo che deve proteggere la nostra vista ed il nostro viso da eventuali danni che potrebbero derivare dal processo di saldatura.
Le maschere da saldatura classiche sono quelle con un vetro che protegge gli occhi dalle radiazioni luminose e che va spostata ogni volta che si vuole controllare il lavoro o che comunque non permette di lavorare con la continuità che si vorrebbe. Da qualche anno però sono apparse sul mercato delle maschere di nuova generazione le maschere a cristalli liquidi. Queste sfruttano gli sviluppi nel campo dei cristalli liquidi (LCD) per creare uno schermo protettivo che reagisce alla radiazione della saldatura, variando il grado di oscurità dello schermo protettivo.
Queste maschere si chiamano maschere da saldatura autoscuranti LCD, o più semplicemente maschere a cristalli liquidi, permettono di lavorare con molta più continuità e molto più comodamente rispetto alle maschere classiche.
Maschera saldatura LCD
La maschera da saldatura a cristalli liquidi è oggi lo standard per chi vuole fare sul serio in questo mondo. Si tratta dell’evoluzione tecnologica della maschera da saldatura classica e che permette di lavorare ininterrottamente senza dover togliersi lo schermo da davanti per controllare il lavoro.
Il grado di oscurità dello schermo viene regolato in modo da fornire protezione contro le radiazioni dello specifico lavoro. Basterà settare la sensibilità necessaria, di solito tramite una rotellina, ed allo scoccare dell’arco elettrico lo schermo della maschera si oscurerà pressoché immediatamente.
Scegliere le maschere da saldatura a cristalli liquidi autoscurante che fa per la nostra attività non è difficile ma non può prescindere da alcuni parametri.
Le migliori maschere per saldare autoscuranti
Cercheremo adesso di aiutarvi nella scelta della maschera da saldatura autoscurante presentando due modelli che hanno tutto quello che è necessario per permettere di lavorare in modo comodo e sicuro con tutti i tipi di saldatrice.
Ciò che bisogna valutare in un casco da saldatura autoscurante è il range di protezione del vetro, espresso con la sensibilità alla luce in scala DIN. Ormai tutte le maschere per saldature omologate presentano sensibilità alla luce tale da garantire una completa protezione degli occhi del saldatore. Il secondo passo è capire la modalità che permette al cristallo liquido (LCD) dello schermo di scurirsi.
Quanti sensori?
Più sensori ci sono, più veloce e sensibile sarà il casco a reagire allo stimolo dell’arco. In commercio si trovano maschere con un numero di sensori da 1 a 4. Se un sensore è veramente poco per avere una protezione sufficiente, con 2 o 3 non si corrono rischi e si è al sicuro dalle radiazioni ultraviolette ed infrarosse nella maggior parte dei casi. 4 sensori si trovano solo nei modelli di altissima fascia destinati ai professionisti.
Alimentazione Schermo
Il numero dei sensori non è l’unico parametro da cercare capire come funzionano le maschere a cristalli liquidi. Importante anche il modo in cui lo schermo è alimentato. L’ideale è che sia alimentato da batterie stilo, in modo da non correre rischi di restare senza protezione a metà lavoro. Le celle solari di alimentazione sono benvenute se hanno funzione di supporto, mentre sarebbe consigliabile evitare le maschere alimentate esclusivamente in questo modo visto che il rischio di restare senza energia è concreto.
Dalla combinazione tra il numero di sensori e l’efficienza energetica del sistema dipende la velocità di reazione della maschera, che deve essere il più veloce possibile a reagire all’arco, in modo da non metterci a rischio radiazioni.
Il ricambio dell’aria
Altro fattore fondamentale per chi deve indossare la maschera a cristalli liquidi per molte ore al giorno, è il ricambio d’aria. La maschera infatti oltre che sicura deve essere comoda, per permettere di lavorare in modo confortevole senza il rischio di cedere a pericolose tentazioni (ovvero togliersi la maschera perché non la si sopporta più).
L’ideale è che ci sia una buona circolazione dell’aria e che ci sia la possibilità di applicare filtri per le particelle che proteggono l’apparato respiratorio dai fumi delle radiazioni. Le due maschere che abbiamo scelto combinano molte delle caratteristiche elencate, sono due ottimi prodotti che possono essere usati anche dalla maggior parte dei professionisti della saldatura.
La cosa fondamentale è che vi affidiate sempre ad un prodotto che vi garantisca la massima protezione, con un’ottima velocità di reazione ed un’alimentazione affidabile. Se avete queste caratteristiche, godetevi la saldatura!
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